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lunedì 30 luglio 2012

EVVIVA L'ESTATE

Io amo questa stagione, per il colore e la varietà della frutta e della verdura. Mi piace preparare grandi insalate e crostate di frutta fresca, ma i miei figli preferiscono sempre il gelato. A Sorrento ci sono molte gelaterie "artigianali" dove il gelato è buonissimo, ma quando i ragazzi mi chiedono IL GELATO, si dirigono quasi sempre verso il frigo di quelli confezionati. Non amo molto queste preparazioni industriali, perchè di Cibo non hanno nulla; sono agglomerati di sostanze con forme accattivanti, regalini e colori sgargianti.
Ma se analizzassimo l'etichetta di uno di questi gelati, cosa troveremmo???
Prendiamo un gelato a caso, il più conosciuto: il cornetto cuore di panna, e leggiamo la lista degli ingredienti:


Gelato alla crema di latte 13%        75 gr 
latte scremato reidratato, zucchero, olio vegetale, farina di grano tenero, sciroppo di glucosio-fruttosio, burro concentrato, granella di nocciole, panna (da latte) 2,5%, latte scremato in polvere, cacao magro in polvere, amido di patata, emulsionanti (mono e digliceridi degli acidi grassi, lecitina di girasole, fosfadi d'ammonio), addensanti (alginato di sodio), sale, zucchero caramellato, aroma vaniglia naturale, aromi naturali, sciroppo di glucosio, amido di frumento, albume d'uovo, proteine del latte.

Tutto questo per un cornetto.............
Ma analizziamoli questi elementi, perchè a leggerli così fanno un pò paura.
Latte scremato reidratato: le aziende che lavorano gelati industriali  non fanno stoccaggio di latte fresco, ma usano quello in polvere privato delle sue parti grasse poi essiccato e reidratato aggiungendo la stessa quantità di acqua che era stata tolta.
Zucchero, sciroppo di glucosio, zucchero carammelato: non si conoscono le quantità ma sono tutti zuccheri. Ricordatevi che gli ingregienti sono indicati in ordine di percentuale, e lo zucchero è al secondo posto. 
olio vegetale: quasi sempre si usano olio di palma e olio di cocco
burro concentrato: è un burro speciale, la sua parte grassa supera il 99,8% contro l'80%circa del burro che compriamo al supermercato. Viene usato in cucina per friggere, perche' resiste fino a 200° C prima di degradarsi.
mono e digliceridi degli acidi grassi: indicato anche come E471. Sono un complesso di differenti prodotti che presenta una composizione simile al grasso naturale parzialmente digerito     (commento personale: ma che schifoooo)
Sono un additivo ampiamente impiegato dall'industria alimentare come emulsionante, ossia con la funzione di stabilizzare ed omogeneizzare nei prodotti alimentari sostanze non miscibili tra loro, allo scopo di prolungarne la morbidezza oppure per aumentarne il volume. 
Questi acidi vengono ricavati da: oli vegetali di scarsa qualità come l'olio di cocco e l'olio di palma (ancora??) oppure da scarti della macellazione come corna, unghie e grasso (ebbene si, avete letto bene).
alginato di sodio:  anche indicato come E401. E' un additivo, ricavato industrialmente da alghe marine di grandi dimensioni. E' utilizzato nell'industria alimentare per  mantenere il più possibile intatte le qualità nutrizionali dei prodotti e per rendere l'aspetto più invitante per il consumatore.
Gli alginati non pongono dal punto di vista clinico seri problemi tossicologici se utilizzati nelle quantità previste. (ma dove sono indicate queste quantità previste??????)
C'è un ultimo ingrediente non indicato nell'etichetta, si tratta dell'aria. L'aria compressa è usata per gonfiare e rendere il gelato più morbido. Questa è una pratica ricorrente tra i produttori di gelati industriali. 
Il tutto per ben 230 calorie.
 Ho chiesto ad un mio amico chimico il perchè un gelato deve avere così tanti elementi e tutti non naturali. Mi ha risposto che la prima cosa che interessa alle aziende produttrici è il guadagno, tutti gli agenti chimici fanno si che i gelati possano durare anche 3 anni senza deperirsi per cui la produzione può essere gestita in un lungo lasso di tempo. Poi molti elementi presenti nei gelati sono creati direttamente in laboratorio con simili caratteristiche a quelli presenti in natura: un esempio per tutti? Il latte in polvere lo si può tranquillamente produrre chimicamente; non so se sia questo il caso, però è bene saperlo.
Ed ora ditemi, come faccio a spiegare a  mio figlio di 5 anni che vuole il gelato, perchè ha la sorpresa nascosta nel barattolino o perchè in TV la pubblicità gli dice che è per i più forti, che non deve mangiarlo perchè non gli fa bene??
Sapete, ho deciso che proverò a fare il gelato in casa con la vecchia gelatiera di mio padre, per cui al prossimo post vi racconterò com'è riuscito l'esperimento e Vi darò anche la ricetta, magari chiederò a Little se lo preferisce di più al cioccolato o alla nocciola.


 

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