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mercoledì 13 giugno 2012

I mirtilli: piccoli, grandi alleati



Il mirtillo appartiene alla Famiglia delle Ericaceae, comprendente circa 130 specie. Quelle che hanno un maggiore interesse agroalimentare sono:
 
Mirtillo nero: cresce spontaneamente in Europa: alto 20-40 cm, con fusti angolosi e ramosi; ha foglie ovali e frutti bluastri con polpa colorata, fiorisce in maggio e fruttifica in luglio-agosto. I frutti possono essere consumati freschi o trasformati in marmellate o gelatine.

 Mirtillo rosso: spontaneo in Europa; alto 10-40 cm, sempreverde, con fiori bianchi o rosa, riuniti in grappoli terminali; produce bacche rosse commestibili ma amarognole, anch'esse adatte ad essere trasformate in marmellata.

 Mirtillo blu: spontaneo in Europa, alto 15-25 cm, a foglia caduca, fiori bianco-rosso; produce bacche di color nero-bluastro con succo incolore e insipido.

 Mirtillo gigante americano: cresce spontaneamente nel Nord America, è una pianta alta 1-4 m, a foglia caduca, con fiori bianchi o rosati; le bacche riunite in grappoli, sono di colore nero-azzurro, profumate; molto resistente al freddo.

 Mortella di palude: cresce spontaneo in Europa e nel Nord America; pianta sempreverde con fusti filiformi lunghi 20-30 cm; produce bacche rosse e globose.

 Cranberry: Le varietà di mirtillo nero oggi coltivate sono soprattutto quelle derivate dal mirtillo gigante e dal Cranberry. Vegeta bene nei terreni acidi, privi di calcare attivo, ben dotati di sostanza organica, fertili, freschi, tendenzialmente 
 
Molte specie di mirtilli producono bacche commestibili, più o meno aspre secondo la specie e il grado di maturazione. Le specie più utilizzate sono il mirtillo nero e il mirtillo rosso. Il mirtillo, in generale, contiene discrete quantità di acidi organici , zuccheri, pectine, tannini, mirtillina, antocianine, vitamina A, C, E, K e vitamine del gruppo B. Sono presenti anche i folati. Inoltre sono presenti minerali come calcio, sodio, ferro magnesio, fosforo, potassio, manganese , selenio. In 100 grammi di mirtilli troviamo 0,33 % grassi, 14,5 % carboidrati, 0,74 % proteine, 2,4 % fibre, 84,2 % acqua. Il mirtillo è consigliabile nelle diete dimagranti poiché 100 gr di mirtillo forniscono solo 57 calorie. 
 
Proprietà salutistiche:

A livello dell'intestino e del tratto urinario
Le antocianide presenti nei mirtilli impedirebbero l'adesione del batterio Escherichia coli alla parete del tratto urinario, prevenendo l'incidenza di buona parte delle infezioni. È questo il risultato di una recente ricerca che getta nuova luce sugli effetti benefici del mirtillo nel combattere e prevenire le infezioni a carico di vescica, uretra e reni. Il consumo frequente di questi frutti, anche in forma di succo concentrato, secondo i ricercatori può essere molto importante per la prevenzione di cistiti e uretriti, disturbi che colpiscono una buona parte della popolazione e i cui sintomi vengono spesso trascurati 





A livello muscolare
Gli antiossidanti contenuti nel mirtillo contrastano anche lo stress da esercizio fisico. Essi sono in grado di proteggere i muscoli dallo stress e per questo, i mirtilli sono utili a chi pratica sport.
A livello di diabete
Seguire una dieta a base di mirtilli si dice sia di aiuto per perdere grasso addominale collegato a problemi cardiovascolari e diabete.
Secondo uno studio recente una dieta ricca di mirtilli abbassa i livelli di colesterolo nel sangue migliora il controllo del glucosio e della sensibilità all’ insulina, abbassando cosi il rischio di malattie cardiache e di diabete. Quindi assumere regolarmente mirtilli è efficace nel ridurre il rischio di malattie cardiache e della sindrome metabolica
Inoltre si può ipotizzare che seguire una dieta a basso consumo di grassi arricchendola di mirtilli, ha migliori effetti per la perdita di peso corporeo. 

(articolo tratto dal sito www.ciboecibo.it)
 

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