Pomeriggio di fine agosto, mi imbatto in un blog vegano; adoro sbirciare tra le ricette vegane, anche se non ho mai provato nè il tofu nè il seitan. Quello che mi affascina è la continua ricerca di nuovi sapori, esperimenti culinari a volte "strani" ma , a mio avviso, originali. Mi ha colpito la sezione delle conserve; accanto alle ricette delle marmellate tradizionali ho trovato quella per la composta di cipolle di tropea: IO adoro le cipolle e amo i sapori agrodolci. Così mi sono cimentata ed il risultato è stato sensazionale. Ho fatto assaggiare la composta ai miei familiari con del formaggio di pecora stagionato ed è piaciuta praticamente a tutti.
Entusiasta della riuscita dell'esperimento
mi sono messa alla ricerca di altre ricette,
ed eccola lì: Chutney di mele!!!
Il chutney è una salsa speziata di origine
indiana. E' una specie di marmellata salata
e semi piccante che gli Inglesi hanno introdotto
in Europa durante il periodo della colonizzazione.
In Inghilterra si mangia tantissimo e si usa per accompagnare gli arrosti ma spesso si mangia anche nei sandwich di formaggio.
Non l'ho ancora provata, perchè sul sito si raccomandava di farla riposare per almeno due mesi.
Ultimo esperimento è stato la mostarda di frutta. Approfittando della vendemmia mi sono procurata i 3 litri di mosto di vino rosso richiesto per la ricetta. Anche questa salsa deve riposare un paio di mesi prima di essere gustata.
Vi posto le ricette se vi interessa provare e vi farò sapere cosa ne pensano Husband ed i ragazzi al primo assaggio.
COMPOSTA DI CIPOLLE DI TROPEA
1 kg di cipolle rosse
500 gr di zucchero (io come sempre ho usato quello di canna)
2 foglie di alloro
1 dl di aceto
1 cucchiaino di sale
Sbucciate le cipolle e tagliatele a pezzetti, Mettetele in una pentola capiente con lo zucchero, l'alloro, e l'aceto e mescolate bene. Lasciate quindi macerare per un paio di ore. Quando è tutto ben macerato nello zucchero aggiungete il sale e fate bollire a fuoco molto basso per circa 30 minuti, finchè le cipolle non si ammorbidiscono. Spegnete il fuoco e passate la composta al minipimer, lasciando però dei pezzi grossolani.
CHUTNEY DI MELE
225 gr di cipolle bianche a pezzetti
900 gr di mele gialle (possibilmente biologiche) tagliate a cubetti
110 gr di uvetta
15 gr di coriandolo in polvere
15 gr di paprika dolce
15 gr di mix di spezie (cannella, noce moscata, allspice*)
15 gr di zenzero e polvere di chiodi di garofano
15 gr di sale
340 gr di zucchero (io come sempre ho usato quello di canna)
425 ml di aceto di mele
* allspice sono delle bacche nere molto aromatiche, io le ho comprate tempo fa in jamaica, ma credo che siano reperibili nei negozi eco solidali e bio
Mettete tutti gli ingredienti in una pentole anti aderente, portate il composto ad ebollizione su fiamma media e poi fate sobollire per ca 2 ore, mescolando di tanto in tanto per evitare che il chutney si attacchi sul fondo.
Quando la salsa è davvero densa e appiccicosa frullatela con il minipimer (a me piace più spalmabile) ma lasciate qualche pezzo intero.
MOSTARDA DI FRUTTA
Il termine Mostarda viene per l'appunto da Mosto. Si prepara da tempi
antichissimi facendo concentrare il mosto d'uva a cui si aggiungono
mele ed arance e spezie tra le più svariate, tra cui pepe, zenzero e
chiodi di garofano.
Ai giorni nostri si prepara partendo dal mosto; ne occorrono circa
tre litri che mettete in una pentola insieme ad un chilo e mezzo di
mele, possibilmente renette e ad un chilo di
pere tagliate a pezzettini. Mettete il tutto a bollire aggiungendo anche il succo di due limoni insieme alla loro buccia tagliata a listarelle sottili.
A metà cottura, cioè quando la frutta inizierà a spappolarsi, versate un paio di bicchieri di Vin Santo (io non avevo il vin santo, per cui ho sostituito con brandy e amaretto di saronno perchè mi piace tanto l'odore)
Lasciate ridurre e quando sarà addensata al punto di somigliare ad una normale marmellata (dopo circa 3 ore di cottura) aggiungete 30 grammi di senape bianca in polvere, un pizzico di pepe ed un po' di peperoncino in polvere (io non l'ho messo, avevo paura diventasse troppo piccante), quindi una dose a piacere di cannella (nell'ordine di un cucchiaino o poco più).
Lasciate ancora sobollire per alcuni minuti, così da dare modo agli aromi piccanti di amalgamarsi al preparato.
A metà cottura, cioè quando la frutta inizierà a spappolarsi, versate un paio di bicchieri di Vin Santo (io non avevo il vin santo, per cui ho sostituito con brandy e amaretto di saronno perchè mi piace tanto l'odore)
Lasciate ridurre e quando sarà addensata al punto di somigliare ad una normale marmellata (dopo circa 3 ore di cottura) aggiungete 30 grammi di senape bianca in polvere, un pizzico di pepe ed un po' di peperoncino in polvere (io non l'ho messo, avevo paura diventasse troppo piccante), quindi una dose a piacere di cannella (nell'ordine di un cucchiaino o poco più).
Lasciate ancora sobollire per alcuni minuti, così da dare modo agli aromi piccanti di amalgamarsi al preparato.
Per tutte e tre le salse: ho poi invasato in vasetti sterili, e bollito per 15 minuti.
Nessun commento:
Posta un commento