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sabato 19 gennaio 2013

+ latte - cacao. Sarà vero???

Qualche giorno fa ho letto un articolo che mi ha fatto davvero sorridere.  Negli Stati Uniti  è stata vietata la vendita degli ovetti Kinder perchè il contenitore giallo all'interno con la sua sorpresa in plastica sono stati giudicati pericolosi per i bambini. La notizia è stata pubblicata perchè delle persone di ritorno dal Canada ne avevano portate una certa quantità in valigia ma sono stati fermati e il loro bottino fuorilegge sequestrato alla dogana. Sarebbe stato più giustificabile se ne avessero proibita la vendita per i suoi ingredienti, allora lo avrei capito!!! La cioccolata che le nonne  hanno per anni comprato ai miei figli, pubblicizzata come la miglior merenda per i ragazzi perchè ricca di buon latte, è solo una porcheria industriale come il 98% di quello che continuiamo a comprare per i nostri bambini.
Di seguito Vi invito a leggere gli ingredienti di una barretta kinder e le considerazioni fatte dall'autore dell'articolo ( che non sono io).

Buona lettura e per favore, mamme, la prossima volta che andate a fare la spesa, prima di infilare nel carrello pacchi di merendine e biscotti confezionati leggete l'etichetta e  pensate a cosa state dando da mangiare ai vostri figli.


Cosa rende questa barretta al cioccolato così speciale?
Perché è cosi amata dai bambini?
La risposta è semplice: ZUCCHERO!
“Infatti è stato dimostrato da uno studio dell’Università di Princeton, nel New Jersey, che molti “golosi” sono in realtà tossici perché lo zucchero – a quanto pare – provoca dipendenza. Sembra una curiosità ma questa dei ricercatori di Princeton è una scoperta, importante per il mondo scientifico perché conferma ciò che molte persone a dieta sospettavano da tempo: lo zucchero è una specie di droga.”
Sembra un caso che questo alimento sia composto principalmente di zucchero?
Da non trascurare neppure la presenza di aromi artificiali sia nel cioccolato a latte che nel ripieno.
Come al solito se usano questi artifici chimici per aggiustare il sapore vuol dire che gli ingredienti sono scadenti.
Di seguito l’analisi degli ingredienti:
Cioccolato al latte 40%:
  • zucchero:lo zucchero grezzo viene lavato con latte di calce poi, per eliminare la calce che e’ rimasta in eccesso, viene trattato con anidride carbonica.Ma non è finita qui,infatti il prodotto così ottenuto avrebbe un colore scuro quindi viene trattato con acido solforoso e poi sottoposto a cottura,raffreddamento e cristallizzazione.Infine avviene la centrifugazione.
    Probabilmente starete pensando che sia finita qui.Invece siamo arrivato solo allo stadio dello zucchero grezzo da cui parte la seconda fase della lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno)
  • latte intero in polvere
  • burro di cacao
  • pasta di cacao
  • lecitina di soia: è in grado di tenere insieme due sostanze, come i grassi e l’acqua, normalmente non mescolabili. Questa proprietà, detta emulsionante, viene sfruttata in diversi settori industriali, che vanno dall’impiego alimentare (per la produzione di creme, salse, gelati ecc.) a quello cosmetico e salutistico.la lecitina è un ottimo regolatore del colesterolo sanguigno e viene ricavata soprattutto dalle leguminose, come la soia, o dal tuorlo d’uovo.
  • aromi: non vengono propriamente usati per insaporire i prodotti ma per dargli il loro sapore “naturale”, ovvero quel sapore che hanno perso durante tutto il processo di lavorazione del prodotto stesso.
    Non essendo riportata la sigla “aromi naturali” questi sono probabilmente di origine chimica/artificiale,insomma potrebbe esserci di tutto
Ripieno composto da:
  • zucchero:lo zucchero grezzo viene lavato con latte di calce poi, per eliminare la calce che e’ rimasta in eccesso, viene trattato con anidride carbonica.Ma non è finita qui,infatti il prodotto così ottenuto avrebbe un colore scuro quindi viene trattato con acido solforoso e poi sottoposto a cottura,raffreddamento e cristallizzazione.Infine avviene la centrifugazione.
    Probabilmente starete pensando che sia finita qui.Invece siamo arrivato solo allo stadio dello zucchero grezzo da cui parte la seconda fase della lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno)
  • latte scremato in polvere
  • grasso vegetale: (idrogenato? non idrogenato?) questa sigla può rappresentare un grande buco nero e tutto dipende dalla materia prima da cui si parte.Ad esempio si può intendere il sano olio di oliva(ma allora perché non scriverlo) oppure i pessimo olio di colza costituito per circa la metà da acido erucico i cui effetti negativi sulla crescita, sul fegato e sul cuore sono ormai documentati(negli USA è stato lanciato un olio di colza geneticamente modificato a basso tenore di acido erucico, l’olio canola.)
    Si può passare per l’olio di cocco contiene contenente l’87% di grassi saturi(il burro ne contiene il 65%). I grassi saturi però (andando un po’ più in là nella nostra conoscenza) possono essere a catena media (non influenzano i valori di colesterolo) o a catena lunga (questi sì!). Se si passa poi all’olio di palma si scopre che in commercio esistono due oli di palma: quello “rossiccio” e quello “gialliccio”; le caratteristiche sono completamente diverse, peccato che nei prodotti venga usata la sola dizione “olio di palma”.
  • burro anidro: si tratta di burro concentrato, ovvero di burro a cui è stata tolta tutta l’acqua
  • lecitina di soia:è in grado di tenere insieme due sostanze, come i grassi e l’acqua, normalmente non mescolabili. Questa proprietà, detta emulsionante, viene sfruttata in diversi settori industriali, che vanno dall’impiego alimentare (per la produzione di creme, salse, gelati ecc.) a quello cosmetico e salutistico.la lecitina è un ottimo regolatore del colesterolo sanguigno e viene ricavata soprattutto dalle leguminose, come la soia, o dal tuorlo d’uovo.
  • aromi: non vengono propriamente usati per insaporire i prodotti ma per dargli il loro sapore “naturale”, ovvero quel sapore che hanno perso durante tutto il processo di lavorazione del prodotto stesso. Nel caso peggiore invece gli aromi vengono utilizzati per alterare completamente il sapore di un prodotto che altrimenti risulterebbe “cattivo”.Non essendo riportata la sigla “aromi naturali” questi sono sicuramente di origine chimica/artificiale,insomma potrebbe esserci di tutto 

Articolo  pubblicato su  "ioleggogliingredienti.osasapere.it"

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