"Sei come il pozzo di San Patrizio!!!"
Quante volte lo abbiamo sentito dire, ma cosa significa?
Vuol dire essere un pozzo senza fondo, che inghiottisce tutto. Indica situazioni in cui occorerebbero risorse e mezzi senza fine.
Vi
chiederete: che cosa c'entra San Patrizio con Orvieto?
Il pozzo della Cava |
Niente,
tant'è vero che questa formidabile opera idraulica fu, all'origine, denominata
Pozzo della Rocca, in quanto prossima alla rocca Albornoz.
Prese poi il nome di San Patrizio perché probabilmente
usato, nella seconda metà del Settecento, come "Purgatorio di San
Patrizio", in analogia alla cavità sotterranea in cui il noto santo
irlandese si ritirava a pregare, e dove gli increduli che si fossero
avventurati fino a raggiungere il fondo avrebbero ottenuto la remissione dei
peccati e l'accesso al Paradiso.
L'opera
fu voluta da papa Clemente VII, più o meno contemporaneamente alla
risistemazione del Pozzo della Cava posto sull'altro versante della rupe, per
assicurare acqua alla città in caso di assedio.
Il Pozzo di San Patrizio |
Si
tratta di un'opera sapiente di ingegneria 54 metri di profondità, 13 di
diametro – e davvero singolare la trovata architettonica della doppia rampa
elicoidale, che permetteva alle bestie da soma utilizzate per il trasporto
dell'acqua di non ostacolarsi nel doppio senso di marcia lungo i 248 gradini;
particolarmente suggestivi, poi, i 72 finestroni che lasciano filtrare e
giocare con le tonalità della pietra la luce.
Immergetevi
nelle sue profondità verdastre, scattate foto in abbondanza per cogliere tutti
gli effetti prospettici e di luce, non rinunciate a far rimbalzare sulle pareti
l'eco della vostra voce.
Per poi gettare nell'acqua, giunti al fondo del pozzo,
la superstiziosa moneta esprimendo un
desiderio da voler vedere avverato.
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