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domenica 13 maggio 2012

Ma cosa beviamo?

Ultimamente mi capita sempre più spesso di leggere articoli inerenti gli zuccheri e gli additivi contenuti nelle bevande industriali. E non parlo solo delle bibite gassate, ma anche dei succhi di frutta che compriamo per i nostri bambini. Tutte queste bevande sono state messe sotto accusa per essere in gran parte  responsabili dell'obesità dei bambini, per non parlare dei recenti studi che stanno dimostrando come alcune delle sostanze usate per anni possano essere la causa di tumori.
Ne è un esempio il caso della Coca cola e della Pepsi cola, che si sono viste costrette a modificare la ricetta delle loro bibite. La causa è stata una campagna condotta negli USA da un ente no profit che ha fortemente insistito con il Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato in FDA  che è l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) affinchè imponesse di abbassare i limiti concessi per l'uso di una sostanza che nasce dalla sintesi di alcuni caramelli: E150c, E150d  e il 4-MEI, inserito nel 2011 dall'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, nella lista delle sostanze cancerogene per gli animali e probabilmente anche per l'uomo.
Per il momento i caramelli che contengono 4-MEI verranno eliminati dalla composizione delle bevande solo nel mercato degli USA, ma non è detto che ciò accada anche in Europa. I produttori americani sono giunti a questa decisione per evitare di dover scrivere sulle lattine e sulle bottiglie dei prodotti "Potrebbe provocare il cancro".
Non si capisce, però, perchè altre sostanze, come il dolcificante Ciclammato, che è già da tempo stato vietato negli USA è ancora consentito in Europa.
Il pericolo di cancro è valido solo per gli americani??? E a noi chi ci tutela????
Resta di fatto che tutti noi continuiamo a bere questi drink, dove anche i livelli di zuccheri sono altissimi. E non pensiate che le bevande Sugar free o Zero siano esenti, in questi casi vengono utilizzati dolcificanti con uguale potere calorico.
Anche i succhi di frutta sono stati presi in esame ed in molti casi è risultato che di frutta ce n'è veramente poca. In Italia la normativa prevede che la percentuale di frutta presente non deve essere inferiore al 12%, mentre in altri paesi non esiste questo limite. Troviamo bevande ottenute da succhi concentrati ed i nettari in cui acqua e zucchero vengono aggiunti alla purea di frutta. Ma il problema è che per evitare lo scurirsi della polpa, molto spesso i succhi vengono portati a temperature molto alte e questo a discapito dei nutrienti della frutta stessa. 
Recentemente si è mossa anche l'Unione Europea. Le nuove norme impongono che a tutti i succhi prodotti in Europa non sarà più possibile aggiungere zuccheri edulcoranti, mentre quelli che avranno solo il 12% di frutta non saranno più ritenuti tali, ma semplici bevande alla frutta. Inoltre non sarà più possibile scrivere sulle confezioni "senza zuccheri aggiunti" anche se si tratterà solo di dolcificanti.
Ci auguriamo anche che ci sarà un ente preposto al controllo di queste norme.
A tutt'oggi ci sono controversie scientifiche sui dolcificanti usati nelle bevande e negli alimenti e di seguito troverete alcune caratteristiche:

Dolcificanti artificiali:    saccarine E954, Aspartame E951, Ciclamati E952
                                  sono tutti sconsigliati in gravidanza, allattamento e sotto   i 3 anni

Dolcificanti naturali:    sorbitolo E420, Maltitolo E965, Xilitolo E967,Isomalto E953
                                      sono tutti sconsigliati in gravidanza, allattamento e sotto i 3  anni, in più tra  questi più di uno non è ammesso nei prodotti per l'infanzia




Allora, care mamme, impariamo a leggere le etichette e non facciamoci più catturare dalle offerte speciali dei supermercati, compriamo consapevolmente quello che diamo da mangiare e da bere ai nostri ragazzi.
Non è necessario che la dispensa sia piena di succhi, biscotti e merendine, basta una bella premuta di arance o un frullato di frutta fresca per non ipotecare il futuro dei nostri figli.
Perchè, in fondo, noi siamo quello che mangiamo.

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