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lunedì 18 marzo 2013

Intrecciando cesti

Ieri è stata una domenica davvero interessante. Con il circolo Sorrentino della Decrescita felice abbiamo organizzato dei laboratori del saper fare, un modo per condividere le nostre conoscenze e lo spirito stesso della decrescita. In questi giorni si sente sempre più spesso parlare di decrescita felice e se ne parla, a mio avviso, in modo errato. Si cerca di far arrivare il messaggio che decrescere sia regredire, ritornare al passato. Ma lo spirito del movimento è tutt'altro. Decrescere vuole essere un modo per riappropriarsi del proprio tempo per condividere esperienze e conoscenze. Decrescere vuol dire iniziare ad auto-produrre, limitare gli sprechi, rispettare l'ambiente, comprare  e consumare consapevolmente. Se io preparo i biscotti o i muffin per la merenda dei miei figli regredisco??? Qualcuno mi dirà che faccio prima a comprarli al supermercato, ma secondo voi è la stessa cosa, in qualità di bontà, qualità e perchè no, anche risparmio??
Ma tornando alla giornata di ieri, il primo laboratorio del nuovo anno che abbiamo condiviso con chi ha voluto unirsi a noi, era l'arte del fare cesti. La cosa più sorprendente del corso è stato proprio l'artigiano che ci ha insegnato la tecnica: Michele. Questo signore ha contattato il nostro circolo chiedendo se eravamo interessati ad un suo laboratorio e per noi è stato un immenso piacere accettare la sua offerta. Mi aspettavo una persona anziana, invece Michele avrà avuto meno di cinquant'anni; non ha imparato ad intrecciare i cesti da piccolo, ma ha deciso ad un certo punto della sua vita di voler recuperare questa antica arte e allora, ci ha spiegato, ha cercato di ricordarsi i gesti che faceva suo nonno quando intrecciava e poco alla volta è riuscito a riportarne alla memoria la tecnica. Il laboratorio era gratuito, come tutti i corsi del circolo della Decrescita, e anche perchè per Michele era importante tramandare la sua antica conoscenza dell'intreccio. E credetemi, è davvero un'arte!!! Non che sia difficile, ma richiede molta precisione e pazienza. Alla fine il risultato è strepitoso, anche se per perfezionarsi bisognerebbe intrecciarne molti più di uno.
Io credo che far rivivere e tramandare le tradizioni del passato non è regredire ma fa parte della nostra crescita interiore, di quell'arricchimento  personale di esperienze che ognuno di noi si porta dietro e che cerca di trasmettere ai propri figli. Voglio perciò ringraziare Michele per la sua generosa disponibilità e il circolo Sorrentino della Decrescita Felice per l'opportunità che ci offre ogni volta di poter condividere queste esperienze insieme. 








 


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