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sabato 1 marzo 2014

Discount si, discount no





Prendo spunto da un'inchiesta di Altro Consumo sui Discount.
In questo periodo di profonda crisi economica sono molte le famiglie che si indirizzano per i loro acquisti ai prodotti "no logo". Mi ricordo che anni fa, quando approdarono sul mercato, in giro si sentiva dire che erano uguali ai prodotti con marchio e che la differenza di prezzo era dovuta soprattutto alla mancanza di pubblicità. Probabile sia vero, ma dato che io punto ad analizzare la qualità nutritiva degli alimenti, prendiamo ad esempio i risultati dell'inchiesta relativi a pasta e marmellata.
Quante volte noi mamme portiamo in tavola un buon piatto di pasta con pomodoro fresco e tanto parmigiano, oppure bolognese o carbonara. Tutti piatti che possono benissimo essere considerati piatti unici per la presenza di carboidrati e proteine. Ma siamo davvero sicure che stiamo nutrendo i nostri figli?  Cosa vogliamo noi consumatori da una qualità di pasta? La cottura perfetta è la prima cosa, poi il sapore ed infine i valori nutrizionali. Ebbene il test di altro consumo rileva che i 12 tipi di pasta di altrettante marche di Discount analizzate, rientrano tutte tra il 51 ed il 65% come qualità, prezzo e sapore. La falla è un po' nella tenuta della cottura e quindi nel basso contenuto proteico. 
Quindi anche se non ci sono prodotti né eccellenti né scadenti il risultato comprensivo è che i prodotti sono comunque buoni.
Ma torniamo al discorso nutritivo; usando queste paste dobbiamo necessariamente aggiungere un secondo, in quanto non possono essere considerate piatto unico.
Altro alimento preso in considerazione sono le marmellate. Io ne faccio largo uso, la mattina a colazione con le fette biscottate oppure quando preparo le crostate per la merenda dei miei figli. Ma io ho l'abitudine di prepararle a casa con la frutta fresca di stagione. 
In questo test sono stati presi in esame 10 tipi differenti di marmellate con una percentuale tra assaggio, analisi di laboratorio e chiarezza dell'etichetta, che varia tra il 10 ed il 53% per cui molto bassa.
Ma dov'è la pecca in queste marmellate? Poca frutta e troppo zucchero, e questo 
ovviamente incide sul prezzo ma soprattutto sulla qualità nutrizionale.
Dando ai nostri figli queste marmellate, diamo loro un alimento non salutare.
Per concludere voglio dirvi che tante volte compriamo alimenti di cui potremo fare a meno, i nostri figli non hanno bisogno di essere ingozzati come vitelli quando poi dal punto di vista nutrizionale non gli stiamo fornendo gli elementi proteici e le vitamine di cui avrebbero bisogno per crescere.



Comprando molto nei discount, e quindi prodotti con basso valore nutrizionale, ci facciamo del male, ma mi direte "ma noi così risparmiamo!!" E' vero, ma si risparmia a discapito della salute. E allora se comprassimo un po' meno prodotti ma di migliore qualità faremo un gran favore alla nostra salute e a quella dei nostri figli. Iniziamo a cambiare il nostro modo di fare la spesa, pensiamo "di meno, ma migliore". Non ipotechiamo il nostro futuro ma difendiamoci da quelle patologie legate alla sbagliata alimentazione. 
Perché naturale è meglio





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