Dal 7 al 9 Marzo Slow food ha organizzato a Napoli una presentazione di legumi italiani chiamata appunto "Leguminosa" e stamattina io e mio figlio Little siamo andati a curiosare.
La location era d'eccezione perché i banchi delle varie aziende erano sistemati alla galleria Umberto, nel cuore della città. Ho visto legumi di cui non conoscevo neanche l'esistenza, antichi legumi salvati dall'estinzione grazie all'amore di famiglie di agricoltori.
Io adoro i legumi ed essendo un valida alternativa proteica alla carne ne faccio largo uso in cucina, purtroppo i miei figli un po' meno. Parlando poi dell'impatto ambientale, la coltivazione dei legumi è sicuramente a minore impatto rispetto agli allevamenti. Basti pensare che per produrre 1 kg di carne bovina occorrono 15.500 litri di acqua, per 1 kg di carne di maiale 4800 litri per 1 kg di pollo 3900 litri. 1 kg di riso richiede 3400 litri di acqua, uno di legumi da 200 a 400 litri a seconda della specie. Ed essendo abitanti di questo pianeta che stiamo lentamente distruggendo dovremmo un po' tutti pensare a questi dati e cercare di diminuire la quantità di carne che mangiamo.
Ma torniamo ai legumi. Sono davvero così proteici da poter sostituire la carne, elemento proteico per definizione??? Vi basti pensare che in soli 100 gr di fagioli ci sono 20.96 gr di proteine e solo 1.13 gr di grasso.
Voi avete mai sentito parlare delle cicerchie?? A me le ha fatte conoscere tempo fa un'amica che le coltivava come tradizione di famiglia e anche oggi a Napoli la rappresentante dell'azienda agricola di avellino dove le ho comprate mi ha detto che loro le coltivano perché piacevano molto alla nonna e che quindi era una tradizione di famiglia. Altro legume mai visto prima è il cece nero, sembra un grosso chicco di pepe, ma mi hanno detto che il sapore è uguale a quelli tradizionali. E' d'obbligo una prova immediata.
Erano presenti molte aziende con il logo "presidio slowfood" non solo campane e quella dove mi sono soffermata di più era un'azienda di Lucca che aveva sul banco 8 tipi diversi di fagioli e per ognuno mi ha elencato le peculiarità ed il modo giusto di cucinarli. Io ho acquistato i fagioli aquila o lupinaio, un tipo di fagioli rampicante, molto delicato, con buccia assente e con un caratteristico sapore che assomiglia a quello delle castagne bollite. Mi sono fatta anche spiegare a Lucca come li cucinano e una zuppa la preparerò nei prossimi giorni.
Avevo sempre sentito parlare dei "fagioli di Controne" perché sono una specialità campana, essendo Controne in provincia di Salerno, ma da noi è difficile reperirlo. A Leguminosa li ho trovati. Questo fagiolo è piccolino, bianco e ha la forma tondeggiante, la sua peculiarità è quella di non spaccarsi durante la cottura e di avere dei tempi di cottura inferiori a quelli dei fagioli comuni.
Oltre ai legumi le aziende agricole hanno anche proposto altre specialità e quella che mi ha colpito maggiormente sono state le pesche sottaceto. Si avete capito bene, piccole pesche raccolte e messe in aceto, vi assicuro che alla vista sembravano olive ma il sapore era delizioso: mie!!!!
Beh, è stata un mattinata interessante e mi ha fatto anche molto piacere incontrare i miei amici di Montechiaro che esponevano i loro prodotti. E' importante per l'economia locale rivalutare il lavoro della terra e le piccole aziende che continuano a preservare la tradizione perché fa parte delle nostre origini e specialmente in questo periodo , dove le sofisticazioni alimentari sono la normalità, ci fanno riscoprire i sapori autentici del passato.
I miei acquisti a Leguminosa
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