Qualche giorno fa mi è arrivato un messaggio da una persona che ho avuto il piacere di conoscere la scorsa primavera, che mi comunicava di aver scoperto di avere un figlio celiaco.
Io non conoscevo molto sull' argomento, però ho un paio di amici che hanno scoperto di essere celiaci intorno ai 30 anni e mi ricordo di quando mio figlio Second aveva un anno ed il pediatra dell'ospedale mi disse di fargli un test con un esame del sangue per controllare se fosse celiaco e consigliò anche a me di farlo perchè avevamo i valori del ferro molto bassi. Così mi sono documentata perchè la mia conoscenza sulla celiachia si limitava nel sapere che si tratta di un'intolleranza al glutine e perchè rispetto a 30 anni fa c'è una maggiore conoscenza di questa malattia e su come affrontarla. Infatti adesso ci sono in commercio farine, prodotti da forno, pasta e cereali senza glutine.
A quanto pare, questa che adesso conosciamo come una malattia autoimmune, fu nominata la prima volta da Areto da Cappadocia nel 250 d.c., che scrisse di KOILIAKOS (che letteralmente significa "coloro che soffrono degli intestini"). Questo termine fu poi tradotto alla fine dell'800 in "Celiaci".
In effetti, quando l'uomo, dopo l'età della pietra, iniziò le prime coltivazioni di frumento, inserì il glutine nella sua dieta quotidiana, ma l'organismo, non essendo abituato, assunse un carico metabolico tutto nuovo, un carico di acidità e fermentazione che richiedeva una nuova generazione di micorganismi spazzini in grado di smaltirlo. E, in effetti, oggi sappiamo che questa è, nella maggior parte dei casi, una malattia digestiva di origine genetica, un disturbo digestivo autoimmune che causa danni alla mucosa del piccolo intestino quando vengono introdotti alimenti contenente glutine.
Quindi la Celiachia è l'intolleranza permanente al glutine, cioè la componente proteica che si trova nel frumento e in altri cereali quali il farro, l'orzo, la segale, l'avena, il kamut, il malto.
Ma allora, a parte i prodotti con le farine "Gluten free" cosa possono mangiare questi pazienti?? Il re dei cereali senza glutine è il riso, in tutte le sue varietà che ha un'elevata digeribilità. Per quanto riguarda, invece, la farina di riso è consigliabile acquistare un prodotto certificato "gluten free".
Da ricordare che l'orzo è usato anche per la produzione della birra, per cui non adatta a chi soffre di celiachia.
Esistono però degli alimenti che anche non essendo veri e propri cereali, sono usati un cucina e sono completamente privi di glutine. Parliamo di quinoa di amaranto e di grano saraceno.
Questi non-cereali sono delle ottime basi per zuppe, crocchette con verdure o insalate. In giro sul web potrete trovare molti blog che propongono le più svariate ricette, soprattutto i blog vegetariani.
Io ve ne propongo due, un'insalata e delle polpette:
Insalatona con quinoa, broccoletti e feta
Ingredienti per 1 persona
100 gr, di broccoli lessati
una manciata di semi di zucca
60 gr di quinoa lessata
50 gr di feta sbriciolata
olio evo e sale per condire
Polpette di Amaranto
1 bicchiere grande di amaranto
sale
1 piccola patata
1 peperone cotto al vapore
basilico tritato
parpica dolce
Pane grattugiato gluten free
Fate raffreddare e unite il prezzemolo tritato, un pizzico di paprica, il peperone tagliato a quadretti e la patata passata allo schiaccia-patate.
Con le
mani, formate delle polpette e passatele nel pane grattugiato. In una
padella anti-aderente versate un filo di olio e cuocete le polpette fino a doratura.
Nessun commento:
Posta un commento