"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".
Il 26mo canto dell'Inferno di Dante, un vero inno all'importanza della conoscenza, rivolto ad Ulisse, nelle cui parole si avverte che per l'eroe dell'Odissea la conoscenza non ha nè età nè limiti. Egli non si è fatto trattenere neanche dagli affetti più cari pur di soddisfare il suo desiderio di conoscere.
E questo modo di vedere la vita si rifà al mio modo di pensare: il viaggiare, il conoscere, apre la mente ed allarga gli orizzonti. Se potessi, mi piacerebbe essere sempre in viaggio, definirmi "la ragazza con la valigia", alla scoperta di nuovi paesi ed antichi tesori. Purtroppo non si può, ma quando è possibile non mi lascio sfuggire nessuna occasione per andarmene in giro. Così come questo capodanno. Nei progetti iniziali Husband sarebbe dovuto partire per lavoro prima di Natale, ma poi ci sono stati dei cambiamenti societari e la partenza è stata rimandata a Gennaio.
Non aspettavo altro, abbiamo subito deciso di partire, destinazione Vienna.
Vienna a Capodanno ha un'aria di romanticismo, sarà per la neve, sarà per i
Mentre progettavamo il viaggio abbiamo avuto un'idea: perchè non andare in auto?? Stancante?? Sicuramente!!! Ma essendo in quattro abbiamo ammortizzato le spese di viaggio ed inoltre abbiamo dato l'opportunità ai ragazzi di vedere gli Appennini e le Alpi innevati.
Abbiamo diviso il viaggio in tappe, la prima sera ci siamo fermati per la notte ad Udine per poi passare il giorno dopo con la luce del sole, il passo del Tarvisio.
Il secondo giorno eravamo già a destinazione, non avevamo prenotato un hotel ma un grazioso appartamento a pochi passi dalla stazione di Westbahnhof. Nelle grandi capitali Europee è possibile acquistare una carta, in questo caso la Wiencard, che dà diritto x 36/72 ore ad utilizzare tutti i mezzi pubblici ed in più offre delle agevolazioni e degli sconti sugli ingressi ai musei. I ragazzi non pagano, ma nonostante ciò le due card ci sono costate 43.70 €
Vienna è sicuramente una città non economica, anche fermarsi per un tè in uno dei tipici caffè è abbastanza dispendioso. Ma una fetta di Sacher con panna fresca la puoi gustare solo qui!! Lo stesso dicasi per lo strudel di mele con salsa alla vaniglia.....
Vienna è sicuramente una città non economica, anche fermarsi per un tè in uno dei tipici caffè è abbastanza dispendioso. Ma una fetta di Sacher con panna fresca la puoi gustare solo qui!! Lo stesso dicasi per lo strudel di mele con salsa alla vaniglia.....
Già prima di partire avevamo programmato quali musei visitare, anche se, quando si è sul posto, si ci lascia sopraffare dal clima, dall'ambiente e soprattutto dalla follaaaaa!!!!!!!! Che file che abbiamo fatto per entrare nei musei, ma è capodanno, si sa, e si sopporta anche perchè il capodanno a Vienna è un immenso valzer di gente.
Il primo giorno abbiamo iniziato con un giro sul bus turistico per avere un'idea della città. Siamo partiti dal teatro dell'Opera e per 1h abbiamo attraversato la Ringstrasse alla scoperta delle piazza e dei palazzi più belli. Dopo il tour ci siamo diretti a piedi a Maria-Theresien Platz dove abbiamo visitato il Kunsthistoriches Museum (Museo di storia dell'arte), che raccoglie una buona parte della collezione di arte antica (greca, romana, egizia) degli Asburgo
Mi rendo conto che per i ragazzi visitare un museo con più di 30 sale può essere stancante, però all'uscita ci siamo premiati con un gustoso lunch. Nella Maria-Theresien Platz era stato allestito uno dei tanti mercatini di Natale, con tanto di wurstel arrostiti e Gulash suppe. Che delizia!!!! Servita in una pagnotta di pane che fungeva da ciotola....gnam!!
Battello sul Danubio |
Da qui ci siamo diretti in metro al Duomo di Santo Stefano simbolo di Vienna ed importante testimonianza di arte gotica, dove abbiamo anche incontrato degli amici della nostra stessa cittadina.
La strada intorno al Duomo è ricca di negozi, da quelli di souvenir ai grandi nomi della moda, alle catene monomarca, ma è stato difficile trovare in quella zona un vecchio caffè dove potersi sedere e gustare una buona tazza di cioccolata calda.
Cosa che siamo riusciti a fare nel quartiere dove avevamo l'appartamento.
Cosa che siamo riusciti a fare nel quartiere dove avevamo l'appartamento.
Il secondo giorno era dedicato alla visita del palazzo imperiale dell'Hofburg, con gli appartamenti Imperiali, il museo di Sissi e la camera del tesoro. Meno male che avevamo deciso di recarci al museo non troppo tardi, infatti alle 10.00 eravamo già alla biglietteria e non abbiamo fatto molta fila, mentre verso mezzogiorno la fila era kilometrica.
Ho sempre avuto di Sissi un'idea di una donna romantica che aveva vissuto una grande storia d'amore, ma il mio giudizio era molto influenzato dalla finzione cinematografica e dalla grande bravura di Romy Schneider. Qui, nella sua città, ho capito che era una donna ipocondriaca e profondamente infelice.
Quello che però mi ha lasciato senza fiato è stata la corona del Sacro Romano Impero, con la quale fu incoronato Carlo Magno!! E dopo circa 4 ore di visita non si può chiedere ai ragazzi "avete voglia di vederne un altro??" la risposta è scontata, ma io, personalmente, avrei continuato per tutto il pomeriggio.
Così essendo il 31 dicembre e dovendoci preparare a trascorrere la serata e la nottata in piazza, ci siamo ritirati, e ci siamo rifocillati con un buon tè caldo.
Ma con il tempo non si possono fare progetti. La sera la temperatura è scesa notevolmente con un alto grado di umidità e noi non ce la siamo sentiti di portare i ragazzi sulla Ringstrasse e poi al Prater per i fuochi di mezzanotte. Allora abbiamo optato per un capodanno diverso: cena cinese e champagne!! A pochi passi dal nostro appartamento c'era un grazioso ristorantino cinese dove siamo andati a rifornirci: involtini primavera, gamberi in pastella, ravioli al vapore, riso alla cantonese, anatra croccante e maiale in agrodolce. Devo dire che, passato il primo momento di delusione per non aver potuto essere tra la folla sulla Ringstrasse a ballare e a sorseggiare un buon punch al vino rosso speziato, è stato bello anche trascorrerlo ridendo e scherzando, mangiando cinese e aspettando la mezzanotte per brindare insieme!!! Tra l'altro su Rai uno abbiamo avuto ancha la fortuna di ascoltare il grande Pino Daniele un'ultima, maledettissima volta..........di canticchiare le sue canzoni.........e di farci trasportare dai ricordi...........
Così essendo il 31 dicembre e dovendoci preparare a trascorrere la serata e la nottata in piazza, ci siamo ritirati, e ci siamo rifocillati con un buon tè caldo.
Ma con il tempo non si possono fare progetti. La sera la temperatura è scesa notevolmente con un alto grado di umidità e noi non ce la siamo sentiti di portare i ragazzi sulla Ringstrasse e poi al Prater per i fuochi di mezzanotte. Allora abbiamo optato per un capodanno diverso: cena cinese e champagne!! A pochi passi dal nostro appartamento c'era un grazioso ristorantino cinese dove siamo andati a rifornirci: involtini primavera, gamberi in pastella, ravioli al vapore, riso alla cantonese, anatra croccante e maiale in agrodolce. Devo dire che, passato il primo momento di delusione per non aver potuto essere tra la folla sulla Ringstrasse a ballare e a sorseggiare un buon punch al vino rosso speziato, è stato bello anche trascorrerlo ridendo e scherzando, mangiando cinese e aspettando la mezzanotte per brindare insieme!!! Tra l'altro su Rai uno abbiamo avuto ancha la fortuna di ascoltare il grande Pino Daniele un'ultima, maledettissima volta..........di canticchiare le sue canzoni.........e di farci trasportare dai ricordi...........
Carillon |
Carillon |
Il terzo ed ultimo giorno lo avevamo dedicato ai ragazzi, giro sulla ruota panoramica, la Riesenrad e Prater, il parco dei divertimenti di Vienna. Ma non avevo capito dalle guide che avevo consultato che, anche se il Prater era aperto, non significava che anche le attrazioni lo fossero. Un'unica guida specificava: "salvo indicazioni dei vari gestori" che in pratica si è rilevato una profonda delusione: le attrazioni avrebbero aperto il 15 marzo. Però ci siamo consolati con il giro sulla vecchia ruota panoramica costruita nel lontano 1896 ed alta ben 65 metri.
Duomo di Santo Stefano |
Cosa fare??? i ragazzi hanno proposto di visitare il museo di Storia naturale, ma anche qui, grande delusione, il museo era chiuso!! Era stato cambiato il giorno di chiusura dal martedì al giovedì, essendo il 1° Gennaio, ma non era menzionato in nessuna guida, infatti eravamo in molti a guardarci increduli e delusi davanti alle porte sbarrate del Museo.
Il museo degli orologi, che avevamo scartato a priori e che aveva entusiasmato i ragazzi in un primo momento, sapevamo era chiuso, e così abbiamo optato per l'Albertina, dove abbiano ammirato una mostra permanente di grandi artisti, intitolata "Da Monet a Picasso", il mio artista preferito. E all'uscita dal museo si è rivelato anche l'artista preferito di Little.
La Corona del Sacro Romano Impero |
Il museo degli orologi, che avevamo scartato a priori e che aveva entusiasmato i ragazzi in un primo momento, sapevamo era chiuso, e così abbiamo optato per l'Albertina, dove abbiano ammirato una mostra permanente di grandi artisti, intitolata "Da Monet a Picasso", il mio artista preferito. E all'uscita dal museo si è rivelato anche l'artista preferito di Little.
Stagno delle ninfee - Monet |
Le ballerine - Degas |
Ritratto di fanciulla - Renoir |
Still life with guitar - Picasso |
Una visita a Vienna avrebbe sicuramente contemplato un concerto, ma quando si è in viaggio con i figli piccoli bisogna scendere a qualche compromesso.
I nostri viaggi sono solitamente più orientati verso i musei e le visite culturali in genere che verso lo shopping, però passeggiare per il centro della città il 1° Gennaio e trovare tutti i negozi chiusi mi ha lasciato un pò di amaro in bocca, perchè nel posto dove vivo, rinomata località turistica, i giorni festivi è tutto operativo, per rendere il soggiorno dei turisti e dei visitatori più piacevole. Ma mi rendo conto che per una grande città la mole di turisti che girava per le strade in quei giorni era ininfluente rispetto alla festività da rispettare.
La mattina del 5° giorno siamo partiti da Vienna, direzione Bologna, la città dove abita una parte della mia famiglia paterna e dalla quale mancavo da troppi anni.
E dopo 2750 km e 7 giorni di viaggio siamo ritornati a casa, più ricchi di esperienze, con gli occhi ancora pieni dei grandi tesori ammirati e con la consapevolezza sempre maggiore che la conoscenza è l'unica strada per acquisire la coscienza di se stessi, delle proprie capacità e dei propri limiti.
1 commento:
Abituati alle nostre temperature, mentre ero a leggere ed osservare le foto, devo dire di aver ammirato innanzitutto la vostra capacità di adattamento al clima austriaco ;)
Ma poi, man mano che scorrevo (e nonostante non avessi con me l'abbigliamento adatto), mi è sembrato comunque di essere lì a Vienna insieme a voi :)
Qualcosa,da lontano ed in parte.. avevo intuito, per via di qualche Whatsapp ricevuto da Husband strada facendo...ma non immaginavo aveste visto tanta bellezza, ammirato tante opere d'arte.
Complimenti ragazzi, davvero un bel viaggio, i vostri figli vi saranno grati per averli condotti con voi nel cuore pulsante della nostra vecchia Europa...dove romantici carillon, atmosfere da principesse tristi, torte e champagne, avete saputo ben mescolare a momenti di paziente attesa e qualche delusione per un concerto non visto...
Buon anno..!! Brindo con voi. Mi siete piaciuti, più di una canzone di Lucio Battisti e di un monito di Dante... e con grande affetto vi abbraccio,Eugenio.
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