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sabato 4 giugno 2016

Sant'Agata dei Goti






Sant’Agata dei Goti, borgo in provincia di Benevento, sorge a picco su uno sperone di tufo nella Valle Caudina, alle falde del Monte Taburno.
Arroccata tra il Martorano e il Riello, due affluenti del fiume Isclero, la cittadina ha origini antichissime. Sorta probabilmente sui resti dell’ antica città Saticula, abitata dai Sanniti e venuta a contatto più volte con Roma, nel corso del VI secolo venne dedicata all’omonima santa.


Essa prende il nome anche dalla famiglia francese dei De Goth, arrivata in Italia con Roberto d’Angiò, a cui fu concesso il feudo di Sant’Agata nel 1300.
Infeudata poi alle più grosse famiglie della nobiltà napoletana, è appartenuta ai Della Ratta, agli Acquaviva, ai Coscia e ai Carafa.
Sede vescovile fin dal X secolo, tra i vescovi che la ressero si ricordano Felice Peretti, Papa Sisto V e Sant’Alfonso de’ Liguori,  autore della nenia natalizia “Tu scendi dalle stelle”. 








L’insediamento urbano, collocato sopra un costone tufaceo circoscritto da profonde forre, ha mantenuto inalterata la sua bellezza, arricchitosi nel tempo di interessanti realt
à architettoniche, che motivano e rendono interessante una visita.

Noi ci andiamo almeno una volta l’anno da quasi 20 anni per far visita a dei cari amici della famiglia di Husband ed è sempre un immenso piacere per me camminare per le antiche strade e respirare i ricordi del suo glorioso passato. 








Quest’anno con Enzo siamo andati un po’ a zonzo per la vecchia città ed abbiamo riscoperto i lavatoi dove un tempo le donne andavano a lavare i panni ma che, strano in un’epoca così tecnologica, sono ancora usati dalle donne del paese.





La vista del paese a strapiombo dal lato del ponte è semplicemente spettacolare, così come l’atmosfera di semplice autenticità che ancora si riesce a percepire. E’ come essere catapultati indietro nel tempo. Eppure è solo un’impressione, perché Sant’Agata dei goti è una cittadina cresciuta molto negli ultimi anni dinamica e con molteplici attività turistiche ed enogastronomiche.






Sant’Agata dei Goti è anche terra di grandi vini ed è proprio qui che si trova l’azienda Mustilli. La famiglia Mustilli giunse a Sant’Agata dei Goti all’inizio del ‘500: proveniva da Ravello, allora cittadina della gloriosa Repubblica d’Amalfi, e scelse il borgo sannita come nuova terra di lavoro.
La cultura del vino si intreccia da sempre con la storia familiare come ancora oggi documentano le straordinarie cantine scavate nel tufo sotto il palazzo di famiglia dove vengono invecchiati vini pregiati, quali Falanghina, Aglianico e Piedirosso.








Io ci torno sempre volentieri, in primis perché so di trovare amici che ti accolgono con sincero affetto e poi perché qui è facile interrompere il ritmo frenetico della quotidianità.

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