Noi siamo del Sud, e a mezzogiorno sulle nostre tavole non può mancare un buon piatto di pasta, che sia al pomodoro, aglio e olio o alla genovese,
Ma ci siamo mai chiesti che cosa mettiamo nel piatto??
Come per molti altri alimenti c'è ormai un'ampia scelta di marche e di prezzo, ma io mamma, come faccio a scegliere un prodotto di buona qualità per i miei figli??
Non è semplice, però io parto dal presupposto che un prezzo molto basso non è mai indice di buona qualità. Poi cerco di informarmi, di leggere, e per fortuna oggi il consumatore è molto più tutelato rispetto a quanche decennio fa. Tra le riviste che mi piace sfogliare c'è Altroconsumo, perchè sono molto scrupolosi e propongono spesso dei test di qualità su molteplici prodotti. E propio sul numero di Maggio di altroconsumo è stato effettuato un test su diversi marchi di pasta per provarne le caratteristiche.
Questi test di certo non ti dicono di scegliere una marca di pasta invece di un'altra, ma servono per metterne in luce la qualità.
Ma quali valori vengono usati come punto di riferimento?? In questo caso sono stati effettuati tre diversi test con diverse valutazioni.
I test sono stai affidati a due diversi laboratori. Un primo laboratorio per analisi agroalimentari dove sono state effettuate prove cliniche e microbiologiche.
Un secondo laboratorio specializzato in analisi sensoriali che ha sottoposto i prodotti al guidizio dei consumatori.
Una scuola di cucina il cui chef esperto in farine di semola ha effettuato una prova tastandone la cottura ed il gusto.
Ebbene, tutte le marche di pasta analizzate sono state convincenti al palato dei consumatori, e questo ci fa capire che l'industria riesce a modificare anche una materia prima non buonissima facendo in modo che risulti gradevole al palato.
Le analisi di laboratorio, invece, hanno evidenziato un problema alquanto grave, la presenza di Microtossine, sostanze contaminanti, pericolose per la salute. In particolare il DON o DEOSSINIVALENOLO, una microtossina non cancerogena ma non adatta all'alimentazione dei bambini e che purtroppo è presente in tutti i prodotti a base di grano, come il pane ed i biscotti, rischiando di far superare ampiamente la dose massima giornaliera tollerabile dai nostri figli e non solo.
Quando pensiamo alla pasta, pensiamo al più semplice tra gli alimenti, fatta con acqua e semola di grano duro. Ma è proprio la provenineza del grano a determinarne la qualita.
Le normative sull'uso dei pesticidi e dei diserbanti non sono uguali in tutti i paesi e ricordiamoci che i residui chimici restano nel prodotto finale che arriva sulle nostre tavole.
E le proteine della pasta?? Mangiando un piatto di pasta diamo ai nostri ragazzi una buona dose proteica?? le proteine sono date dal glutine e per legge la pasta di grano duro deve contenerne almeno 10,5 gr. per 100 gr di prodotto. Ed anche qui dal test è emerso che tutte le marche rientrano nei termini di legge, anche se alcune sono sul border line di 10.5 mentre altre superano abbondantemente i 14.3 gr.
Lo chef della scuola di cucina ha invece controllato come prima cosa che nel pacchetto non ci fossero troppi frammenti di pasta e che le pennette, in questo caso, fossero tutte simili.
La rugosità della pasta è stato il secondo criterio di valutazione ed il tempo di valutazione il terzo.
Ed anche qui molte marche sono risultate essere sul border line.
Quindi, come per ogni cosa, affidiamoci al nostro buon senso, ma con la consapevolezza che non tutta la pasta è un alimento nutriente.
Non guardiamo solo il prezzo, perchè pochi centesimi possono fare la differenza in termini di salute a lungo termine.
Non guardiamo solo il prezzo, perchè pochi centesimi possono fare la differenza in termini di salute a lungo termine.
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